21 Novembre 2024

3. IL PCI DALLA MANCATA RIVOLUZIONE ALLO SCIOGLIMENTO

«Se si tenta di fare un bilancio ragionato e non distruttivo dell’esperienza dei partiti comunisti novecenteschi, ci si accorge che un difetto strategico, particolarmente presente nel vecchio PCI, è quello di aver messo la tattica davanti alla strategia, fino al punto che quest’ultima si è identificata totalmente con la prima, con gli esiti noti alla Occhetto, D’Alema, Veltroni e Penati. Se può interessare, questa è la critica esplicitamente rivolta al PCI da Lukács. Prego verificare». (Costanzo Preve)91
È possibile una Rivoluzione in Italia nel periodo 1945-48? Siamo di fronte ad un caso di revisionismo da parte della dirigenza togliattiana? La Resistenza e la Liberazione sono stati episodi solo parziali e incompiuti, per cui è giusto parlare di “tradimento”? Come si collega tutto ciò con il rapporto tra PCI e URSS? La “via italiana al socialismo” è una svolta strategica o tattica? Togliatti è intimamente convinto che la strada da seguire sia quella della “democrazia progressiva”? Come si lega tutto ciò alla questione internazionale e quali rapporti vi sono con il PCUS guidato da Stalin? Perché e quali funzioni ha la “Gladio Rossa”? Quale giudizio politico bisogna dare su Enrico Berlinguer? Il problema della fine del PCI è da attribuire solo ad Achille Occhetto? Quando iniziano di fondo le prime grandi problematiche strutturali all'interno del movimento comunista italiano? Rispondere accuratamente a questi temi così approfonditi è impresa impervia. Si cercherà qui di fornire alcuni strumenti utili ed un percorso di lettura, per poi trarne alcune conclusioni politiche, sapendo che il tema è di primaria importanza. Dato infatti che il PCI si è dimostrato per tutta la Prima Repubblica l'unica forza politica organizzata di massa che abbia costituito un problema per l'imperialismo e la borghesia, la sua mancanza ha fatto venir meno quella diga capace di frenare il fiume di violenza sociale e politica del Capitale. Per capire come ristrutturare un'organizzazione antimperialista e anticapitalista adeguata occorre quindi ricercare in maniera approfondita gli errori compiuti in una prospettiva storica, cercando di cogliere le tappe fondamentali di questo percorso complesso e accidentato.
91. C. Preve, Ancora e sempre sul comunismo, Comunismoecomunita.org, 23 settembre 2011.

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