21 Novembre 2024

10.6. LAVORARE PER COMPRARE O PER VIVERE?

«Se non ci sono più necessità - e con questo intendo, tutto quello che pensiamo di vendere a qualcuno che lo voglia comprare - allora dobbiamo inventare nuovi bisogni... Ora, io so che questo atteggiamento viene criticato. La gente dice: “Perché ci state facendo questo? Perché non ci lasciate in pace?” Ma questo è il capitalismo, un sistema in cui abbiamo imparato a motivare le persone a volere le cose in modo che esse si metteranno a lavorare per acquistare queste cose. Se non ci sono altre cose che possono volere, essi non lavoreranno duro: vorranno 35 ore a settimana, 30 ore a settimana e così via... Sì, il marketing fa da guida ai nuovi bisogni». (Philip Kotler, guru commerciale di Marketing Management, ossia: una delle voci rappresentative della cultura capitalistica)133.
«Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano consideratolavorare meno, lavorare tutti come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore». (Karl Marx, da Miseria della filosofia, 1847)134
Ciò che Kotler non afferma direttamente è che il “problema” non sta in realtà nel fatto che le persone dovrebbe lavorare meno ore e avere tutto il tempo in più per il tempo libero, ma che, se facessero questo, finirebbero per acquistare meno beni e la società ne avrebbe un danno perché il suo sistema economico, il quale è basato sulla necessità di vendere sempre più beni per accumulare profitti, potrebbe vacillare. Kotler stesso ci indica implicitamente una via d’uscita che deve essere mentale e culturale anzitutto: non ci servono frotte di merci inutili per comprare le quali occorra lavorare 40 o 50 ore settimanali. Occorre scegliere con cura e oculatezza le merci di cui si ha bisogno per vivere una vita dignitosa e poter lavorare meno, trovando così il tempo da dedicare ai propri affetti familiari, emotivi, ai propri svaghi e alla propria vita spirituale. “Lavorare meno, lavorare tutti” è un programma concreto che richiede necessariamente una via d’uscita dal capitalismo.
133. Citato in F. Magdoff, Il problema è il capitalismo, Monthly Review (web)-CCDP, 6 ottobre 2014.
134. K. Marx, Miseria della filosofia, 1847, all’interno di K. Marx & F. Engels, Opere, vol. VI (1845-1848), Editori Riuniti, Roma 1973, p. 111.

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