8.01. “DEMOCRAZIA, STORIA DI UN'IDEOLOGIA”
Il capolavoro di Luciano Canfora, Democrazia. Storia di un’ideologia89, analizza il complesso rapporto della democrazia con il tema della libertà, oltre che il suo cammino attraverso la nascita delle istituzioni europee. Canfora parte da una premessa sulla favola della democrazia intesa come invenzione dell’Atene periclea, ma vola ben presto nel cuore della contemporaneità, ricollegandosi alla rivoluzione francese del 1789 e ai fatti conseguenti, mostrando per filo e per segno tutte le contraddizioni delle cosiddette “democrazie liberali” europee: la storia recente di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia viene analizzata minuziosamente mostrando di fatto come ben rari siano stati i momenti di effettiva democrazia vigenti in tali paesi e che solo in tempi recenti essi si siano appropriati del concetto stesso della “democrazia”, a lungo rigettato, o orchestrato in modalità tali da favorire di fatto ristrette oligarchie possidenti.
Analisi particolarmente interessanti e approfondite riguardano anche il tema della democrazia in conseguenza degli strappi rivoluzionari del 1789 e del 1917: i confronti tra Rivoluzione francese e Rivoluzione russa sono costanti e utili per smentire molti luoghi comuni su tali eventi e sulle costruzioni statali ad essi conseguenti. Troneggia in tutto il percorso una costante consapevolezza: lo sviluppo verso la democrazia è conseguenza primaria della forza delle organizzazioni socialiste e comuniste, sia su scala nazionale che globale. Non manca a tal riguardo un’analisi interessante delle democrazie popolari dell’Europa orientale, oltre che della stessa URSS, così come di diversi eventi fondamentali della storia del movimento operaio.
Un libro eccezionale insomma, capace di tracciare dei percorsi di lettura della storia contemporanea che travalicano quelli proposti dalla storiografia liberale dominante, dandoci un’analisi sincera della complessità storica, politica, sociale e culturale degli ultimi due secoli.
Da segnalare che per tali ragioni il libro, commissionato da Jacques Le Goff nell’ambito della serie intitolata “Fare l’Europa”, venne censurato in Germania, dopo essere stato pubblicato in Italia, Spagna e Francia. Per frenarne la diffusione si è accusato Canfora di avere trattato il tema con eccessive simpatie verso l’URSS, Stalin e il comunismo (e quindi per il “totalitarismo”), distorcendo documenti ed esagerando con certi paragoni storici ed interpretazioni storiografiche.
A tali accuse, fondate su argomentazioni ridicole, Canfora ha risposto dettagliatamente nella seconda edizione del volume. È perfettamente normale che la borghesia svolga il lavoro di infamare chi cerca di mostrare che la realtà e la verità dei processi storici non corrispondono alla grande narrazione inventata dagli scribacchini al soldo del grande Capitale. Questo non è altro che un motivo in più per leggere e diffondere tale opera il più possibile. Proviamo ora a tracciarne una sintesi, al fine di fornire una dimostrazione concreta delle elaborazioni di Canfora.
Analisi particolarmente interessanti e approfondite riguardano anche il tema della democrazia in conseguenza degli strappi rivoluzionari del 1789 e del 1917: i confronti tra Rivoluzione francese e Rivoluzione russa sono costanti e utili per smentire molti luoghi comuni su tali eventi e sulle costruzioni statali ad essi conseguenti. Troneggia in tutto il percorso una costante consapevolezza: lo sviluppo verso la democrazia è conseguenza primaria della forza delle organizzazioni socialiste e comuniste, sia su scala nazionale che globale. Non manca a tal riguardo un’analisi interessante delle democrazie popolari dell’Europa orientale, oltre che della stessa URSS, così come di diversi eventi fondamentali della storia del movimento operaio.
Un libro eccezionale insomma, capace di tracciare dei percorsi di lettura della storia contemporanea che travalicano quelli proposti dalla storiografia liberale dominante, dandoci un’analisi sincera della complessità storica, politica, sociale e culturale degli ultimi due secoli.
Da segnalare che per tali ragioni il libro, commissionato da Jacques Le Goff nell’ambito della serie intitolata “Fare l’Europa”, venne censurato in Germania, dopo essere stato pubblicato in Italia, Spagna e Francia. Per frenarne la diffusione si è accusato Canfora di avere trattato il tema con eccessive simpatie verso l’URSS, Stalin e il comunismo (e quindi per il “totalitarismo”), distorcendo documenti ed esagerando con certi paragoni storici ed interpretazioni storiografiche.
A tali accuse, fondate su argomentazioni ridicole, Canfora ha risposto dettagliatamente nella seconda edizione del volume. È perfettamente normale che la borghesia svolga il lavoro di infamare chi cerca di mostrare che la realtà e la verità dei processi storici non corrispondono alla grande narrazione inventata dagli scribacchini al soldo del grande Capitale. Questo non è altro che un motivo in più per leggere e diffondere tale opera il più possibile. Proviamo ora a tracciarne una sintesi, al fine di fornire una dimostrazione concreta delle elaborazioni di Canfora.
89. L. Canfora, Democrazia, cit.