01. I METODI CLASSICI IDENTIFICATI DAI BOLSCEVICHI
Leggiamo ne L’ABC del comunismo di Bucharin e Preobraženskij1:
«La società capitalistica è, come abbiamo visto, basata sullo sfruttamento della classe operaia. Una piccola minoranza di uomini domina tutto; la maggioranza degli operai non possiede nulla. I capitalisti comandano; gli operai vengono sfruttati. Tutta la natura della società capitalistica consiste in questo implacabile, sempre crescente sfruttamento. La produzione è una efficace pompa che serve ad attingere il plusvalore. Come questa pompa si mantiene fino ad un certo tempo in efficienza? Perché tollerano gli operai questo stato di cose? A questa domanda non è tanto facile dare senz’altro una risposta. Ma in generale vi sono due ragioni: in primo luogo, che l’organizzazione ed il potere si trovano nelle mani della classe capitalistica; in secondo luogo, che la borghesia signoreggia spesso la mente della classe operaia. Il mezzo più sicuro di cui si serve a questo scopo la borghesia è l’organizzazione statale. In tutti i paesi capitalistici lo Stato non è altro che una associazione degli imprenditori. Prendiamo qualunque paese, l’Inghilterra o gli Stati Uniti, la Francia o il Giappone. I ministri, gli alti funzionari, i deputati sono dappertutto gli stessi capitalisti, latifondisti, imprenditori e banchieri od i loro fedeli e ben rimunerati servitori: avvocati, direttori di banca, professori, generali, arcivescovi e vescovi. Il complesso di tutti questi dipendenti della borghesia, che abbraccia tutto il paese e lo domina, si chiama Stato. Questa organizzazione della borghesia ha due scopi: in primo luogo, e ciò è la cosa principale, quello di reprimere tutti i movimenti e le insurrezioni degli operai, di assicurare l’indisturbato sfruttamento della classe operaia ed il rafforzamento del sistema di produzione capitalistico, ed in secondo luogo quello di combattere altre simili organizzazioni (cioè altri Stati borghesi) per la ripartizione del plusvalore spremuto dalla classe operaia. Lo Stato capitalistico è quindi un’associazione di imprenditori, che garantisce lo sfruttamento. Solo gli interessi del capitale guidano l’attività di questa associazione brigantesca […].
Lo Stato borghese non è soltanto l’organizzazione più grande e più potente della borghesia, ma anche l’organizzazione più complicata, divisa in numerosi dicasteri, i quali estendono in tutte le direzioni i loro tentacoli. E tutto ciò serve allo scopo principale: la difesa, il consolidamento e l’espansione dello sfruttamento della classe operaia. Contro la classe operaia lo Stato borghese dispone dei mezzi di coercizione brutale e di quelli dell’asservimento mentale; essi formano gli organi più importanti dello Stato capitalista. I mezzi di coercizione brutale sono soprattutto l’esercito, la polizia e gendarmeria, le carceri ed i tribunali, e i loro organi sussidiari: le spie, gli agenti provocatori, l’organizzazione di crumiri, di sicari ecc. […]. Lo Stato capitalistico mantiene, oltre l’esercito regolare, anche un esercito scelto di farabutti ed un corpo speciale addestrato alla lotta contro gli operai. Questi corpi (come la polizia) hanno per compito anche la lotta contro la delinquenza e la difesa della cosiddetta “sicurezza personale e materiale dei cittadini”.
Ma essi servono nello stesso tempo a perseguitare, arrestare e punire gli operai malcontenti […]. D’accordo con essi lavora anche una massa di spie, agenti provocatori, crumiri, ecc. Interessanti sono a questo riguardo i mezzi della polizia segreta americana. Essa sta in stretto contatto con una infinità di “uffici di detective” privati e semi statali. Le famose avventure di Nat Pinkerton non erano in sostanza che imprese contro gli operai. Gli agenti provocatori distribuivano ai dirigenti operai delle bombe, li incitavano ad assassinare i capitalisti, ecc. Questi sgherri assoldano anche schiere di crumiri (in America essi si chiamano scabes) e bande di sicari armati che hanno il compito di assassinare operai scioperanti. Non esistono malefatte che questi delinquenti non sarebbero capaci di compiere al servizio dello Stato “democratico” dei capitalisti americani. Il sistema giudiziario dello Stato borghese è un mezzo di autodifesa di classe della borghesia; la giustizia borghese si vendica in prima linea di coloro che osano intaccare la proprietà capitalistica ed offendere il sistema borghese […]. Le autorità carcerarie statali ed i carnefici eseguiscono le sanzioni dei tribunali borghesi. Tutte queste istituzioni gravano soltanto sui poveri e non sui ricchi. Queste sono le istituzioni dello Stato capitalistico che hanno per compito di opprimere brutalmente la classe operaia. Fra i mezzi di asservimento spirituale della classe operaia di cui dispone lo Stato capitalistico sarebbero da menzionare i tre più importanti: la scuola di Stato, la chiesa di Stato e la stampa di Stato o sovvenzionata dallo Stato. La borghesia capisce di non poter reprimere le masse operaie colla sola forza brutale. Essa vede che è necessario annebbiarne anche il cervello. Lo Stato borghese considera l’operaio come bestia da soma, che deve lavorare, ma deve essere messa anche nella impossibilità di mordere. Perciò non soltanto lo si sferza e si uccide quando esso morde, ma lo si addomestica come nei serragli. Perciò lo Stato capitalistico eleva specialisti per l’incretinimento e l’addomesticamento del proletariato: insegnanti borghesi e professori, preti e vescovi, pennaioli e giornalisti borghesi. Questi specialisti insegnano ai bambini sin dalla prima infanzia ad ubbidire al Capitale, a disprezzare ed odiare i “ribelli”. Si raccontano ai bambini delle favole sulla rivoluzione e sui movimenti rivoluzionari, e si glorificano gli imperatori, i re, gli industriali ecc. I preti, al soldo dello Stato, predicano dal pulpito che “ogni potere è istituito da Dio”. I giornali borghesi ripetono giorno per giorno questa menzogna ai proletari (i giornali proletari vengono di solito soppressi dallo Stato capitalista). Come possono gli operai in tali condizioni uscire dal pantano? Un brigante imperialista tedesco ha scritto: “Noi abbiamo bisogno non soltanto delle gambe dei soldati, ma anche dei loro cervelli e dei loro cuori”. Lo Stato borghese è perciò intento a fare dell’operaio un animale domestico, che lavora indefesso e paziente come un cavallo. Lo Stato capitalistico si assicura in questo modo il suo sviluppo. La macchina sfruttatrice funziona, e spreme continuamente plusvalore dalla classe operaia. E lo Stato sta di guardia a che gli schiavi del salariato non si ribellino».Alcuni degli strumenti dello Stato capitalista sono oggi meno utilizzati (ma non eliminati) negli Stati di tipo “liberale” occidentale, ma rimangono ben validi e operativi in molte realtà del cosiddetto “Terzo Mondo”. Altre tra le più classiche tecniche dell’imperialismo non sono presenti nel passo citato e altre ancora hanno natura più recente o erano al tempo solo in una fase embrionale. Analizziamole più nel dettaglio.
1. N. Bucharin & E. Preobraženskij, L'A.B.C. del Comunismo, cit., cap. XV, Lo Stato Capitalista.