Trockij difendeva la tesi secondo cui, per prepararsi bene alla guerra di aggressione nazista, occorreva rovesciare Stalin e i bolscevichi. Difendendo questa tesi, Trockij diventò uno strumento al servizio degli hitleriani. […] Trockij difese sempre l'Unione Sovietica... per lo meno, se si ammette che distruggere il Partito Bolscevico fosse la migliore preparazione alla difesa! Il punto fondamentale è che Trockij sosteneva l'insurrezione antibolscevica – di cui non avrebbe certamente approfittato il pugno di Trockijsti, ma i nazisti. Trockij poteva ben predicare l'insurrezione in nome della “migliore difesa” dell'URSS, questo non avrebbe cambiato nulla del fatto che egli conduceva una politica anticomunista e mobilitava tutte le forze antisocialiste. Non c'è dubbio: i nazisti furono i primi ad apprezzare questa “migliore difesa dell'URSS”. Vediamo le dichiarazioni esatte di Trockij sulla “migliore difesa dell'URSS”: “Non posso essere 'per l'URSS' in generale. Sono per le masse lavoratrici che hanno creato l'URSS e contro la burocrazia che ha usurpato le conquiste della rivoluzione”. “È dovere di un vero rivoluzionario dichiarare francamente e apertamente: Stalin prepara la disfatta dell'URSS.” (20 dicembre 1938)
“La principale fonte di pericolo per l'URSS nelle condizioni attuali è rappresentata da Stalin e dall'oligarchia di cui egli è a capo. La lotta contro queste persone è per me indissolubilmente legata alla difesa dell'URSS”. (13 marzo 1940)
“Il vecchio partito bolscevico fu trasformato in apparato di casta. […] Contro il nemico imperialista, difenderemo l'URSS con tutte le nostre forze. Tuttavia, le conquiste della Rivoluzione d'Ottobre non serviranno al popolo se esso non dimostra di essere capace di agire contro la burocrazia staliniana come fece un tempo contro la burocrazia zarista e la borghesia”. (maggio 1940)
“Solo un'insurrezione del proletariato sovietico contro l'infamia tirannia dei nuovi parassiti può salvare ciò che sopravvive ancora, alla base della società, delle conquiste dell'Ottobre. In questo senso, e solo in questo senso, difendiamo la Rivoluzione d'Ottobre contro l'imperialismo, fascista o democratico, contro la burocrazia staliniana e i suoi 'amici' stipendiati”. (14 novembre 1938) […]
Una siffatta propaganda faceva perfettamente comodo ai nazisti. Trockij “difendeva” l'URSS... ma non l'URSS di Stalin e del Partito Bolscevico. Dichiarava che avrebbe difeso l'URSS “con tutte le sue forze”, cioè con le poche migliaia di adepti di cui disponeva in URSS! Ma nel frattempo, queste poche migliaia di emarginati dovevano sforzarsi di provocare un'insurrezione contro Stalin e il Partito Bolscevico! Bella difesa davvero! Perfino un avversario del socialismo come Tokaev riteneva che gli intenti di Trockij facessero il gioco degli aggressori tedeschi. Tokaev sosteneva l'imperialismo inglese. All'inizio della guerra, faceva queste considerazioni:
“I popoli dell'URSS, guidati dai loro sentimenti elementari di fronte ad un pericolo mortale, si erano identificati con il regime di Stalin. Forze contrapposte si erano unite in un movimento spontaneo. In generale si pensava: allearsi perfino con il diavolo per battere Hitler. Per questa ragione, condurre un'opposizione contro Stalin non era solamente nocivo per il fronte internazionale contro le Potenze dell'Asse, ma significava anche prendere una posizione antitetica a quella dei popoli dell'URSS”. […]
Con l'avvicinarsi della seconda guerra mondiale, l'abbattimento del Partito Bolscevico in Unione Sovietica diventò, se non l'unica, l'ossessione principale di Trockij. Ecco le sue dichiarazioni.
“La burocrazia reazionaria deve essere e sarà abbattuta. La rivoluzione politica in URSS è inevitabile”.
(13 gennaio 1938)
“Solo l'abbattimento della cricca bonapartista del Cremlino può permettere la rigenerazione della potenza militare dell'URSS. […] La lotta contro la guerra, l'imperialismo e il fascismo esige la lotta senza tregua contro lo stalinismo coperto di crimini. Chiunque difenda direttamente o indirettamente lo stalinismo, chiunque taccia sui tradimenti o esageri la potenza del suo esercito è il peggior nemico della rivoluzione, del socialismo e dei popoli oppressi”. (10 ottobre 1938)
Durante il 1938, quando furono scritte queste frasi, si sviluppò sulla scena mondiale una lotta di classe feroce tra l'imperialismo e il socialismo, tra il fascismo e il bolscevismo. Solamente gli uomini politici più di destra dell'imperialismo francese, inglese e americano e gli ideologi fascisti sostenevano questa tesi diffusa da Trockij: “Colui che difende direttamente o anche indirettamente Stalin e il Partito Bolscevico è il mio peggior nemico”.»22