4.9. I SOVIET DELLE DONNE
«“La nuova morale sovietica si affermò a fatica nella vita, nella coscienza delle persone. In queste condizioni, i Soviet delle donne costituirono un potente e al tempo stesso penetrante strumento, con l'aiuto del quale è stato possibile eliminare i costumi secolari in un tempo relativamente breve (10-15 anni circa)”.
Uno degli abitanti di Ianguiiul (città Uzbekistan), contemporaneo di questi eventi, ci disse che le prime attiviste dei Soviet furono donne russe espressamente inviate dal Partito Comunista, per aiutare i loro compagni uzbeki, tagiki, kirghizi, turkmeni. Dirigevano i gruppi di alfabetizzazione, indirizzavano le donne all'attività sociale, alla partecipare alla produzione, e svilupparono una grande attività per far acquisire agli uomini la consapevolezza della necessità di porre fine ai vecchi metodi, per far loro capire che le donne dovevano avere gli stessi diritti degli uomini. “Nel nostro paese […] le donne organizzarono dei corsi di cassiera. Quando iniziarono a lavorare nei negozi, molte persone si riunirono a vedere perché non credevano che le donne potessero essere in grado di misurare e pesare con precisione una merce o di contare i soldi. Attualmente ci sono nelle nostre città centinaia di medici, insegnanti, ingegneri”. (Tatjana Sinicina)»32
Uno degli abitanti di Ianguiiul (città Uzbekistan), contemporaneo di questi eventi, ci disse che le prime attiviste dei Soviet furono donne russe espressamente inviate dal Partito Comunista, per aiutare i loro compagni uzbeki, tagiki, kirghizi, turkmeni. Dirigevano i gruppi di alfabetizzazione, indirizzavano le donne all'attività sociale, alla partecipare alla produzione, e svilupparono una grande attività per far acquisire agli uomini la consapevolezza della necessità di porre fine ai vecchi metodi, per far loro capire che le donne dovevano avere gli stessi diritti degli uomini. “Nel nostro paese […] le donne organizzarono dei corsi di cassiera. Quando iniziarono a lavorare nei negozi, molte persone si riunirono a vedere perché non credevano che le donne potessero essere in grado di misurare e pesare con precisione una merce o di contare i soldi. Attualmente ci sono nelle nostre città centinaia di medici, insegnanti, ingegneri”. (Tatjana Sinicina)»32
32. T. Sinicina, La vita sovietica, anno 1, n° 6/7, ottobre/novembre 1975, p. 26; citato in M. Botelho, La Rivoluzione d'Ottobre e i diritti delle donne, cit.