21 Novembre 2024

3.14. LA DISTENSIONE CON GLI USA NON ESCLUDE UNA DIFESA ATTIVA DELLA PACE

«Ora, alcune parole sulle relazioni fra l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti d'America. Un miglioramento delle relazioni sovietico-americane risponderebbe agli interessi del popolo sovietico e di quello americano, agli interessi del consolidamento della pace. Noi, però, non possiamo disconoscere gli atti aggressivi degli USA in varie regioni del mondo. Negli ultimi tempi l'amministrazione americana ha assunto posizioni più rigide su una serie di problemi internazionali, compresi i problemi che riguardano gli interessi dell'Unione Sovietica. Le relazioni con gli Stati Uniti sono complicate anche dai frequenti zig-zag nella politica estera americana, i quali evidentemente sono legati anche a manovre di politica interna, dovute a considerazioni di natura contingente. Noi partiamo dalla considerazione che un miglioramento delle relazioni fra l'URSS e gli USA è possibile. La nostra linea di principio nei riguardi dei paesi capitalistici, compresi gli USA, consiste nel mettere coerentemente e pienamente in pratica i princìpi della coesistenza pacifica, nello sviluppare le relazioni reciprocamente vantaggiose e nel collaborare con quegli Stati che lo vogliono sul terreno del rafforzamento della pace, conferendo un carattere il più stabile possibile alle relazioni con essi. Ma noi dobbiamo sempre discernere se ci troviamo di fronte ad un'aspirazione effettiva a risolvere le questioni mediante trattative o di fronte a tentativi di fare una politica da “posizioni di forza”. Ogni qualvolta gli imperialisti sentono il bisogno di mascherare le loro imprese aggressive, essi tentano di rispolverare il mito della “minaccia sovietica”. Essi cercano le avvisaglie di tale minaccia sia negli abissi dell'Oceano Indiano, sia sulle cime delle Cordigliere. Quanto alle pianure europee, se le si vede con i binocoli della NATO, non si scorge nulla all'infuori delle divisioni sovietiche pronte a balzare verso Occidente. Ma i tentativi di attribuire all'Unione Sovietica intenzioni che le sono estranee non inganneranno i popoli. Noi dichiariamo con la massima responsabilità: non abbiamo pretese territoriali verso chicchessia, non minacciamo nessuno e non intendiamo aggredire nessuno; noi siamo favorevoli a uno sviluppo libero e indipendente di tutti i popoli. Ma nessuno si provi a usare nei nostri confronti il linguaggio degli ultimatum e a trattarci da posizioni di forza. Abbiamo tutto quanto è necessario: una politica onesta di pace, potenza militare, compattezza del popolo sovietico, cioè quanto occorre per garantire l'intangibilità dei nostri confini contro qualsiasi attentato, per difendere le conquiste del socialismo. Compagni! Il periodo in esame ha concluso il quarto di secolo passato dopo la disfatta della Germania hitleriana e del Giappone militarista. I frutti di questa grande vittoria sono tuttora vivi nella realtà internazionale. Il popolo sovietico custodisce gelosamente quanto gli è costato un prezzo così caro. Sono ormai più di 25 anni che il nostro popolo vive in condizioni di pace. Noi consideriamo ciò un'immensa conquista della politica estera del nostro partito. È già da un quarto di secolo che tutta l'umanità si è liberata dalla guerra mondiale. L'Unione Sovietica, la sua politica estera hanno apportato un notevole contributo anche a questa conquista storica dei popoli. Ma le forze dell'aggressione e del militarismo, anche se sono state respinte, non sono state poste in condizioni di non nuocere. Negli anni postbellici esse hanno scatenato più di 30 guerre e conflitti armati di varie dimensioni. Non si può ritenere del tutto eliminato anche il pericolo di una nuova guerra mondiale. Non permettere che questa minaccia diventi realtà è un compito precipuo di tutti gli Stati amanti della pace, di tutti i popoli. L'Unione Sovietica contrappone alla politica aggressiva dell'imperialismo una politica di difesa attiva della pace e di rafforzamento della sicurezza internazionale. Le direttrici fondamentali di questa politica sono ben note. Il nostro partito e il nostro Stato sovietico, in collaborazione con i paesi fratelli, con gli altri Stati amanti della pace e con l'appoggio caloroso di milioni e milioni di uomini in tutto il mondo, conducono già da molti anni una lotta, seguendo queste direttrici, per difendere la causa della pace e dell'amicizia fra i popoli».41
41. Ibidem.

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