3.05. IL “SOGNO AMERICANO” ALL'INIZIO DEGLI ANNI '60
Facciamo ora un balzo in avanti di qualche anno per capire come si sia evoluta la situazione attraverso due eventi simbolici26: il 13 novembre 1960 l’artista di colore statunitense Sammy Davis Jr. sposa l’attrice svedese May Britt. Il matrimonio desta scalpore tra i benpensanti perché le unioni interrazziali sono all’epoca vietate in ben 31 Stati su 50 negli USA. Non è infrequente negli Stati del Sud che in caso di unioni «miste» si verifichino reazioni delle comunità locali con terribili violenze sui trasgressori dell'«ordine naturale». Eventi come questo matrimonio sono serviti a far progredire l’arretrata cultura occidentale verso livelli di maggiore liberalismo, ricordando che l’amore non ha età, colore, appartenenza sociale. Un piccolo passo per Sammy Davis e May Britt, un grande passo verso il progresso per milioni di americani all’epoca più arretrati di molti animali.
Il giorno dopo, il 14 ottobre 1960, accade un altro evento storico: Ruby Bridges è la prima bambina afroamericana a rompere la barriera della segregazione razziale nelle scuole statunitensi. Fino a quel momento non esistevano classi miste e i bianchi erano ancora rigidamente separati dagli afroamericani che non potevano neppure frequentare gli stessi istituti dei loro coetanei bianchi. Solo pochi mesi prima una sentenza della Corte Suprema aveva concretizzato la fine dell’apartheid in Louisiana. Sono 6 i bimbi di colore ammessi alla William Frantz Elementary School di New Orleans, che ne aveva in precedenza negato l’iscrizione.
Di questi solo Ruby, procedendo come un soldatino, a testa alta e con il petto in fuori, trova il coraggio e la forza d’animo di varcare quella soglia, diventando la prima bambina afroamericana a entrare in una classe fino a quel momento formata da soli alunni bianchi. L'applicazione della legge non è così semplice: Ruby si presenta in classe circondata da un gruppo di agenti federali accolti da una folla inferocita che non risparmia lanci di oggetti contro la bambina. Una volta entrata in classe, Ruby scopre che 8 famiglie hanno ritirato i loro figli dalla classe per “salvarli” dal contatto con l'alunna black. Barbara Henry è l’unica insegnante che si rende disponibile volontariamente ad avere nella sua classe una studentessa afroamericana.
La bambina continuerà ad andare a scuola sotto scorta dei marshall federali per diversi mesi, costretta a subire una pressione psicologica fortissima per una bambina di 6 anni. La lotta degli afroamericani, sempre più intensa, passa anche da questi sacrifici individuali e da una serie di storie capaci di far breccia nell'opinione pubblica mondiale.
Di questi solo Ruby, procedendo come un soldatino, a testa alta e con il petto in fuori, trova il coraggio e la forza d’animo di varcare quella soglia, diventando la prima bambina afroamericana a entrare in una classe fino a quel momento formata da soli alunni bianchi. L'applicazione della legge non è così semplice: Ruby si presenta in classe circondata da un gruppo di agenti federali accolti da una folla inferocita che non risparmia lanci di oggetti contro la bambina. Una volta entrata in classe, Ruby scopre che 8 famiglie hanno ritirato i loro figli dalla classe per “salvarli” dal contatto con l'alunna black. Barbara Henry è l’unica insegnante che si rende disponibile volontariamente ad avere nella sua classe una studentessa afroamericana.
La bambina continuerà ad andare a scuola sotto scorta dei marshall federali per diversi mesi, costretta a subire una pressione psicologica fortissima per una bambina di 6 anni. La lotta degli afroamericani, sempre più intensa, passa anche da questi sacrifici individuali e da una serie di storie capaci di far breccia nell'opinione pubblica mondiale.
26. Fonti usate: L. Balzarotti & B. Miccolupi, Sammy Davis Jr e May Britt, quel matrimonio misto che dava scandalo, Iodonna.it, 13 novembre 2015; Redazione Bergamo Post, Ruby, la prima bambina di colore che entrò in una scuola per bianchi, Bergamopost.it, 19 febbraio 2016.