5.5. INTELLETTUALI E ARTISTI AL SERVIZIO DEL PROGRESSO SOCIALE
L'ideale socialista, e il sostegno più o meno diretto al socialismo, hanno mobilitato le migliori menti del XX secolo. In questo capitolo si offre una carrellata di alcune tra le più importanti e famose, senza pretendere di essere esaustivi, ma cercando di mostrare l'enorme mobilitazione di intellettuali (scrittori, giornalisti, poeti, economisti, ecc.) e artisti entrati nella Storia delle rispettive categorie di appartenenza. È anche un omaggio alla loro memoria, un invito a riscoprirne le opere più militanti, contro la congiura del silenzio o la “neutralizzazione politica” messa in atto dalla borghesia. La tendenza è infatti quella di ometterne le idee politiche, affermare falsità sul loro allontanamento progressivo dagli ideali socialisti, oppure semplicemente cancellarli dalla memoria collettiva. A tale riguardo si tende spesso ad avere un punto di vista androcentrico e maschilista, privilegiando le figure degli artisti e intellettuali maschili. Anche qui la gran parte delle figure presenti sono uomini. È vero che abbiamo già offerto ritratti di figure rivoluzionarie femminili in altri capitoli, ma questa è una conseguenza delle logiche antifemministe che hanno a lungo caratterizzato la società occidentale, oltre che il punto di vista socialmente dominante tuttora (nonostante certe ipocrite saltuarie concessioni a isolate personalità). Se da un lato la tendenza generale del '900 è quella di aver privilegiato ed esaltato, tra gli intellettuali e gli artisti, delle figure maschili, anche all'interno del movimento operaio, non sono mancate figure femminili di rilievo, ma su di loro si trova pochissimo materiale. È importante però ricordarle, perché rappresentano l'ennesima dimostrazione che il miglioramento del livello di vita delle donne nei paesi socialisti aveva come riflesso un maggiore spazio anche in campo culturale e artistico. Così a titolo di spunto per ulteriori approfondimenti che in questa sede non possiamo fare per ragioni di tempo e spazio, segnaliamo ad esempio che dopo la Rivoluzione d'Ottobre alle artiste delle avanguardie viene riconosciuto un ruolo di primo piano nella pittura e nel design: Natalja Gončarova, Ljubov Popova. Alexandra Exter, Varvara Stepanova sono le più importanti firme della nuova arte che si afferma in Unione Sovietica.1 Ha scritto Marcello Grassi2: «la Rivoluzione suscitò e risvegliò immense energie culturali ovviamente anche in campo femminile. Ricordo la scrittrice Lidia Seifullina, autrice di bei racconti sulla rivoluzione, le poetesse Olga Bergoltz, Marietta Saginian, Marina Cvetaeva, […] la pittrice Larionova, la scrittrice Lili Brik».
1. B. Manucci, L'arte delle donne pittrici nella Storia, Dispensa didattica del corso “Storia dell'arte: La tela di Penelope. Donne in pittura, pitture di donna”, Università di Ivrea-Uni3ivrea.it, 2007-08.
2. M. Grassi, Le donne nella rivoluzione russa, CCDP, 24 febbraio 2011.